Le idee, quelle folgoranti, quelle dannatamente buone, possono coglierti in ogni momento: sotto la doccia, dietro il volante, persino in classe durante una lezione qualsiasi. Ma esiste un momento speciale in cui queste idee acquistano veramente spessore e si materializzano nella mente sottoforma di immagini, ed è la notte. Di notte le ispirazioni assumono le sembianze di entità concrete, prendono vita e si aggirano per la testa come se si trovassero a casa propria. Non importa che ora sia, non importa quanto ci si senta stanchi, non importa il motivo scatenante: vengono da sé, quasi per magia, e dopo aver vagato per ore e ore alla deriva immerse nei pensieri vengono finalmente a galla e occupano il loro posto, quello che è stato loro predestinato fin dall'inizio, e da lì incominciano a scavare, scavare e scavare finché non riesumano ciò che occorre loro per potersi riversare su di una pagina bianca degna della loro presenza.
Così funziona l'attività dello scrittore, o almeno quell'attività iniziale che riguarda il cosiddetto "parto delle idee". Da dove esse vengano non è importante: ciò che più conta è che quando arrivano non bisogna assolutamente lasciarsele sfuggire.
ok! ^^
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