sabato 15 ottobre 2011

Buttarsi a Scrivere

Forse una delle parti più difficili della scrittura è cominciare. Non sempre è così, perché alle volte l'inizio di una storia viene talmente naturale che quasi non ci si fa caso. In altre occasioni, però, trovare un buon esordio per un romanzo o un racconto che svolazza nella testa da qualche tempo risulta essere impresa assai ardua.
Qual è il segreto? Be', se devo essere del tutto sincero credo che un segreto non esista.
La sensazione è un po' quella che si potrebbe provare stando in piedi sul bordo di una rupe prima di lanciarsi con il deltaplano o il paracadute, o aspettando sulla sommità di una scogliera che il coraggio di tuffarsi nell'acqua sottostante venga da sé. Il bello arriva sempre, però: perché quando si trova la maniera giusta in cui partire tutto il resto è come una piacevole caduta libera, nell'aria svincolata da ogni legame con la realtà, nel vento che accompagna e accarezza, nel senso di potenza che scorre nelle vene mescolato al sangue.
Iniziare una buona storia non è mai eccessivamente facile. Magari lo fosse. Bisogna innanzitutto scendere a patti con se stessi e convincersi che le grandi idee non usciranno finché non si avrà finito di dipingere lo sfondo del quadro nel quale si intende versare la propria opera d'arte. Solo una volta capito questo si potrà realmente cominciare. E da lì in poi si può scrivere di getto, ci si può buttare a scrivere, perché la storia si delinea senza difficoltà.
Ogni ostacolo può essere superato, ogni vuoto può essere colmato. E le pagine bianche si riempiono lentamente di parole d'inchiostro, una dopo l'altra, fino a dare vita a qualcosa di meraviglioso: un nuovo mondo in caduta libera.

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