La fine del mondo è proprio qui. Siamo noi. Noi siamo la fine del mondo, perché lentamente consumiamo la nostra realtà e la guardiamo sgretolarsi sotto le nostre martellate insistenti.
Quando la gente urlerà per le strade, quando il sangue scorrerà nei letti dei fiumi prosciugati, quando i figli divoreranno i padri per sopravvivere un altro giorno ancora, allora l'umanità si renderà conto che la fine del mondo è arrivata.
Sembrano parole orribili, le mie. Parole tremende, che narrano visioni irrealizzabili. Eppure, guardati attorno: quanto manca a tutto questo? Quanti giorni ancora, quante settimane, prima che tutto ciò divenga reale?
La fine si respira nell'aria già da tanto tempo, ormai. Penso sia cominciata il giorno in cui l'uomo ha acceso il primo fuoco. Da lì in poi è stata tutta una vertiginosa discesa verso il baratro. Se Dio esiste, adesso si starà probabilmente pentendo di averci creati.
Quanto manca alla fine del mondo, Lettore? Ancora pochi respiri. Pochi sospiri, e poi tutto finirà in una bolla di sangue esalata da labbra spaccate. Le labbra di un'umanità corrosa dalla propria vana follia.
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