venerdì 25 maggio 2012

L'Eroe Dimenticato

Aquilos, figlio di una delle più potenti famiglia di Sparta, osservava l’orizzonte dipinto dei colori caldi del tramonto.
Il ventiduenne dal fisico scolpito come nel marmo si trovava in un piccolo avamposto greco, presidiato da un centinaio di uomini con l’incarico di controllare i movimenti dell’esercito persiano lasciato a svernare in Tessaglia.
Dopo la sconfitta che il Gran Re Serse aveva subito, ci si poteva aspettare di tutto dai Persiani, anche un attacco a tradimento all’insaputa del Gran Re stesso. Si sapeva oramai che alcuni suoi generali iniziavano a dimostrarsi riluttanti nell’obbedire ai suoi ordini. Sebbene gli fossero attribuite origini divine, qualcuno incominciava a poco a poco a dubitare del suo buonsenso.
Il messaggero arrivò di corsa, con il fiatone.
«Comandante Aquilos, arrivano. Immortali, alcune centinaia. In poche ore saranno qui» disse frettolosamente.
Aquilos rimase un momento in silenzio a riflettere. Quindi, si rivolse alle sue truppe con voce tonante: «Uomini, preparatevi. Il tempo è giunto: la bella morte che tutti attendevamo è prossima, quindi siate impeccabili, perché gli dèi vi trovino fantastici stasera quando ceneremo con loro nell’Ade!» Dopodiché, entrò nella propria tenda.

sabato 19 maggio 2012

The Walking Dead: Amore e Morte

Hai mai visto un episodio di "The Walking Dead"?
Si tratta di una delle serie televisive più fenomenali che ci siano, una delle storie più belle che sia mai stata raccontata.
Questo weekend, mio Carissimo Lettore, ti lascio in compagnia di "Amore e Morte", l'episodio che ho scritto ispirandomi alla serie.
Se ancora non lo hai letto, o se hai voglia di riviverlo un'altra volta, questa è l'occasione giusta per farlo.
Ecco i link all'intera puntata, dal Prologo all'Epilogo, passando per i dieci Capitoli della storia.
Buon viaggio!

venerdì 18 maggio 2012

Putrefazione

Tutto è diverso, come se stessi precipitando nel caos più totale.
Vedo la meraviglia, lo stupore nei volti delle persone, eppure la felicità è ben lontana dall’essere ciò che riconosco nei loro sguardi. Come se questo mondo stesse precipitando in un infinito baratro di follia, senza fine né ombre, che semplicemente è come si presenta, privo di sotterfugi, privo di occultamenti, privo della meschinità degli uomini. Ho visto fin troppo bene quanto le persone possano essere terribili, mostri di gran lunga peggiori di quanto si possa immaginare. Eppure essi non sono recriminabili, perché rientra nella loro natura, fa parte del loro istinto innato.
Così non va bene. Perduta ogni inibizione, sciolta ogni catena, gli uomini si rivelano per quello che sono in realtà: bestie. E non serve a nulla nascondere l’evidenza, poiché essa emerge, sale in superficie per conto suo, ogni volta che tentiamo di soffocarla o di reprimerla con gli strumenti e i metodi che abbiamo a disposizione. Non sempre le cose vanno come vorremmo che andassero. Spesso ci scopriamo diversi da come ci siamo sempre visti, da come abbiamo sempre creduto di essere. Scopriamo di aver indossato una maschera tutta la vita, ed ora che avvertiamo il bisogno di toglierla e buttarla, nulla ha più senso ormai. È troppo tardi. Nessuno tornerà più indietro quando avrà visto la nostra maschera, e penseranno tutti che siamo solo falsi e ingannatori.
Ma non sono forse tutti così? Quando mai si può vedere la realtà, la verità nel mondo legato all’apparenza che viene offerto ai nostri occhi oggi, come in ogni giorno che precede e che segue? Sembra quasi che qualcuno sia vissuto per un secolo, abbia visto il passaggio di un millennio, e sia qui solo per mangiare, bere, godersi la vita fino all’ultima goccia e poi spegnere di colpo il fiotto dell’esistenza, chiudere la sorgente dalla quale sgorga quell’acqua pura e incontaminata per aprire la via ad un’abbarbicata parete di roccia spoglia. La facciata che ci si presenta davanti ogni giorno quando incontriamo qualcuno o rivediamo persone che già conosciamo, o che almeno pensiamo di conoscere.

Nuovo Orrore

Buonasera, mio Caro Lettore.
Mi scuso per l'assenza degli ultimi giorni, ma purtroppo si tratta di un periodo piuttosto complicato che durerà fino ai primi di luglio, quando gli esami del quinto anno di liceo incominceranno ad appartenere al passato.
Siccome è venerdì, sono qui per raccontarti una nuova storia. Un altro racconto inedito del ciclo Orrori Brevi, scritto soltanto per te.
Su, vieni: ti accompagno. Cerchiamo di goderci questo viaggio, questa breve parentesi di follia all'interno del periodo ordinato della vita. Buona lettura!

venerdì 11 maggio 2012

Epidemia

I profili dei palazzi, in lontananza, si stagliavano contro il cielo di piombo alla stregua di fragili calici di cristallo. Le nuvole scure promettevano loro una grandinata coi fiocchi, e i vecchi edifici di cristallo della città fantasma se ne stavano impassibili ad aspettare. Prima o poi, si sapeva, sarebbero pur dovuti crollare. E, in fondo, ora come ora era meglio che succedesse abbastanza in fretta.
Tommy l’aveva già sentita arrivare da un pezzo, ma aveva preferito non aprire bocca e attendere che prendesse posto accanto a lui. Adesso Nadia si trovava lì di fianco, con il suo respiro leggero e la sua presenza velata di malinconia. I capelli neri, lunghi, le ricadevano sulle spalle scoperte. Indossava un reggiseno blu scuro che le metteva in risalto le curve dei seni e allo stesso tempo rendeva manifesto l’atroce pallore della sua pelle. Minigonna in jeans e piedi scalzi, come le piaceva sempre stare nei giorni in cui la nostalgia si faceva più incalzante.
Davanti a loro, la città sconosciuta si stendeva su una piattaforma d’asfalto secco e scolorito. Era immobile, e i vetri opachi delle finestre guardavano verso di loro come un esercito di occhi silenziosi congelati nell’atto di osservare l’orizzonte per sempre.
Rimasero in silenzio anche loro per un po’, guardando le nubi navigare sul vento a vele spiegate e raccogliendo a fatica i pensieri che fuggivano. Alle loro spalle, la casa in riva al mare nella quale avevano trascorso le ultime cinque notti faceva da barriera allo sciacquio sommesso delle onde che si consumavano sulla spiaggia.

lunedì 7 maggio 2012

The Walking Dead - Amore e Morte - Epilogo

Era quasi l’alba, e i fari dell’auto di Rick mettevano in fuga l’oscurità dai tratti di asfalto che correvano davanti al muso della vettura. Si stava lasciando dietro le montagne e i loro profili ombrosi divenivano sempre più piccoli, sempre più confusi, sempre più sfocati in lontananza.
I profili incombenti delle montagne lentamente si perdevano lungo l’orizzonte alle sue spalle.
Faticava a tenere gli occhi aperti. Era sfinito, ma ancora non se la sentiva di fermarsi. Per quanto distanti fossero le sagome di quelle montagne formicolanti di zombie, erano ancora troppo grandi per non apparirgli opprimenti.
Si sarebbe fermato più avanti..
Veder sfilare le città accanto a sé, nel buio, gli comunicava una fredda sensazione di vuoto nell’anima. Non era rimasto più nessuno, e l’assenza di rumori e di movimenti faceva accapponare la pelle.
Il silenzio non era mai stato così profondo, e Rick si disse che probabilmente il motore della sua macchina doveva produrre un frastuono smisurato in quella gelida e inconsistente assenza di suoni. Come il cannoneggiamento a sorpresa di una fortezza durante la notte.
Billy era rimasto lassù, su quelle montagne piccoline là in fondo. Era rimasto lassù con la sua Stephanie, e aveva preferito morire tra le mura della casa nella quale avevano vissuto assieme le loro ultime settimane piuttosto che concedere altra fiducia a una speranza che era stata brutalmente schiacciata sotto i passi di un’orda di zombie.
La speranza, ora come ora, rappresentava un lusso che pochi si potevano ancora permettere. Rick era consapevole di essere tra questi. Billy, invece, aveva scelto di rinunciarvi. E così era morto assieme alla sua amata, piangendola e cercandola anche nell’ultimo istante di respiro.

Chiusura dell'Episodio

Con oggi, mio Caro Lettore, si chiude definitivamente l'episodio "Amore e Morte" ispirato alla serie televisiva "The Walking Dead".
Dopo che avrò postato l'Epilogo, la storia sarà ufficialmente conclusa e non rimarrà che aspettare l'uscita di qualche nuovo progetto, prevista per luglio (subito dopo la conclusione degli esami, perché fino ad allora dovrò perlopiù studiare e lavorare alla tesina).
Perciò, Fedele Lettore, addentriamoci assieme per l'ultima volta in questo mondo fantastico e scopriamo come "Amore e Morte" si riallaccia a "I Giorni Andati", prima puntata della prima stagione di "The Walking Dead".
Come sempre, ti auguro di fare un buon viaggio!

sabato 5 maggio 2012

Rapido Avviso

Bentornato, Lettore, su "Scrivere Sotto la Luna"!
Oggi ti scrivo per avvisarti del fatto che nelle prossime settimane le pubblicazioni del blog saranno leggermente più sporadiche: purtroppo gli esami si avvicinano, il che significa che per un po' di tempo dovrò concentrarmi soprattutto sullo studio e sulla tesina per gli orali.
Ad ogni modo, non ti preoccupare: continuerò lo stesso a postare qualche storia, anche se meno frequentemente. Lunedì, ad esempio, uscirà l'Epilogo di "Amore e Morte", il mio episodio ispirato a "The Walking Dead", e i racconti del venerdì del ciclo Orrori Brevi continueranno a susseguirsi con regolarità, senza subire alcun ritardo.
Perciò, tu continua come sempre a farmi visita: non smetterò di scriverti nel tempo libero, e magari almeno un paio di volte a settimana avrò qualche bella storia interessante da raccontarti...

venerdì 4 maggio 2012

Pioggia e Fieno

Entrò nel fienile e si voltò a guardare la sua fattoria per l’ultima volta. Aspirò l’immagine sferzata dalla pioggia, la trattenne negli occhi e chiuse la porta del fienile. La fotografia scattata dal suo cervello era ancora lì, in memoria, ben distinguibile sotto le palpebre appena le abbassava.
Bene. Rimase un attimo a chiedersi se fosse meglio chiudere con il chiavistello oppure no. Valutò le due opzioni con estrema accuratezza, vagliandone le rispettive conseguenze. Alla fine, non senza un briciolo di incertezza, decise di lasciar perdere.
Aveva scelto il fienile sin dall’inizio. A dire il vero, pensava al fienile già dalla prima volta in cui l’idea del suicidio si era affacciata timidamente alla sua fantasia. Francamente, non riusciva a pensare ad un posto migliore di quello: il suo fienile, abbastanza distante dalla fattoria da farlo sentire isolato negli ultimi istanti, eppure sufficientemente vicino da rassicurarlo. Era frutto del suo lavoro. Ironia della sorte, sarebbe stato l’albero al quale si sarebbe impiccato.
Fuori diluviava, e nel fienile c’era odore di pioggia e di fieno.
Già, pioggia e fieno. Per qualche strana ragione a lui stesso sconosciuta, erano odori che Michael aveva sempre associato alla vita. Ogni volta che pensava alla morte, lasciandosi pervadere da quel vago senso di indefinito che accompagna sempre ogni riflessione sul significato dell’esistenza, percepiva quegli odori. E ogni volta che li avvertiva gli veniva inevitabilmente da pensare alla fine. Per cui, tutto sommato, farla finita proprio lì, adesso, in quel fienile con il tetto di legno picchiettato dalla pioggia, aveva un senso. Era come completare un cerchio perfetto senza mai staccare la punta della matita dal foglio. Una conclusione perfetta, per un cerchio che a guardarlo meglio si rivelava pieno di irregolarità.

Ancora nelle Tenebre

Ancora nelle tenebre, mio Caro Lettore. Oggi è di nuovo venerdì, e questo significa che è tempo di pubblicare un nuovo capitolo per il ciclo Orrori Brevi.
Il racconto di oggi, Lettore, mi sta particolarmente a cuore. Si tratta del primo che ho scritto per la serie. Il titolo è Pioggia e Fieno.
Fa' buon viaggio...

giovedì 3 maggio 2012

The Walking Dead - Amore e Morte - Capitolo X

«Stephanie!» latrò Billy, scattando in avanti prima che Rick potesse afferrarlo per la manica.
«Maledizione!» sibilò l’ex vicesceriffo, frugandosi nelle tasche alla ricerca delle chiavi della macchina. Riuscì a recuperare il mazzo e ad aprire la portiera abbastanza in fretta, ma ormai Billy era già dentro e l’oscurità al di là della porta lo aveva inghiottito senza produrre alcun rumore.
Stavano calando le tenebre e il silenzio aveva già fasciato i boschi attorno alla casa. Gli animali si zittivano, andavano a rintanarsi. Il vento soffiava più debole, agitando a malapena i rami degli alberi, giusto quel poco che bastava a farli apparire come orride mani protese nell’oscurità.
Il silenzio era veloce ad avvolgere la montagna, ragionò Rick dentro di sé mentre teneva sotto controllo il respiro e i battiti del cuore estraendo le munizioni per la pistola. Prelevò dal borsone anche un fucile per Billy, chiedendosi se in quel momento il ragazzo fosse ancora vivo. Poi richiuse la portiera facendo piano, quasi che sbattendola rischiasse di svegliare un intero quartiere addormentato nel cuore della notte.
Uno scricchiolio soffuso spezzò l’atmosfera irreale che si era creata. Allo stesso modo in cui aveva presumibilmente appena spezzato un ramoscello secco. Proveniva dal fitto bosco vicino alla strada, e Rick decise di ignorarlo perché doveva innanzitutto seguire Billy dentro casa e accertarsi che non combinasse qualche cazzata. Posto, ovviamente, che non l’avesse già fatto mentre lui si attardava con il borsone delle armi.
Era probabile che la situazione si fosse messa male in casa, nelle ultime ore. Molto male, e questo poteva voler dire una sola cosa. Ma Rick ancora non se la sentiva di accettarla.

Aria di Novità

Eccomi di nuovo, mio Assiduo Lettore. Mi ritrovo sommerso dagli impegni, in questi giorni, ma oggi ho voluto trovare il tempo per scriverti qualche riga. Volevo avvisarti che domani il nuovo racconto inedito del ciclo Orrori Brevi uscirà senza problemi, e che il titolo di questa storia è Pioggia e Fieno. Si tratta di un racconto davvero interessante, probabilmente anche più coinvolgente dei precedenti, per cui ti consiglio di non perderlo per strada.
Stasera invece, pubblicherò un altro testo che porterà avanti una storia lasciata incompleta, che finalmente sono riuscito a concludere: parlo naturalmente di "Amore e Morte", l'episodio ispirato a "The Walking Dead". Dopo il tramonto posterò il Capitolo X, e la settimana prossima chiuderò definitivamente la puntata con l'Epilogo.
Perciò, incontriamoci di nuovo qui stasera, su "Scrivere Sotto la Luna", per addentrarci assieme nel seguito di "Amore e Morte". Ti aspetto!
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