Ti chiedo scusa per il disguido, mio Caro Lettore, ma purtroppo sono costretto a posticipare la data d'uscita della Seconda Stagione de "Le Anime di Eglon" per questioni "tecniche".
Anche il Romanzo a Puntate "Solo andata, no ritorno" subirà una breve pausa.
Spero di riuscire a darti più informazioni al più presto. Nel frattempo, ti lascio in attesa di novità...
martedì 11 dicembre 2012
sabato 1 dicembre 2012
Solo andata, no ritorno - 5
La stazione troneggiava sui
binari, muta e massiccia. Incombeva sul treno fermo, il treno con la scritta Trenitalia sulle fiancate dei vagoni,
ormai sbiadita dalle intemperie che aveva dovuto sopportare nel corso dei suoi
lunghi viaggi.
Nello scompartimento, Roberto
infilò il libro nello zaino e aspettò che Francesca facesse altrettanto. La
prese per mano. Aveva in volto un’espressione parecchio preoccupata. Lui
cercava di nascondere la propria ansia e simulare sicurezza, di modo da
infonderle un po’ di serenità. Ma non pareva servisse a molto.
«Siamo fermi Dio solo sa dove e
il treno non riparte. Quanti passeggeri ci saranno a bordo?» biascicò la
ragazza.
«Non saprei dirti. Non molti,
credo.» Era una stima più che azzardata. Potevano esserci mille persone, in
realtà, su quel treno. Mille sconosciuti, fermi in un posto che sembrava vuoto.
Non prometteva troppo bene, ma c’era sempre da tenere in considerazione
l’eventualità che il treno si rimettesse in marcia da un momento all’altro.
Guardò fuori dal finestrino
un’ultima volta, squadrando la stazione immobile. Non sapeva ancora che presto
avrebbe cominciato a odiarla più di ogni altra cosa al mondo. Per adesso gli
comunicava soltanto un triste senso di indifferenza e abbandono.
Uscirono sul corridoio del vagone
e videro un uomo venire verso di loro.
«Quanti vagoni ci sono ancora?»
chiese, fermandosi un istante a esaminarli con aria diffidente.
«Non lo so. Altri tre, mi pare,
ma non ne sono sicuro. So che eravamo parecchio in fondo, quando siamo saliti»
rispose Roberto, disorientato. «È successo qualcosa?»
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