sabato 7 gennaio 2012

The Walking Dead - Amore e Morte - Capitolo VII

Il sentiero si inerpicava ripido e scosceso tra gli alberi, composto da uno strato di terriccio battuto dal quale affioravano qua e là rocce umide e ricoperte di muschio. Il terreno era scivoloso a causa della rugiada che durante la notte si era depositata sul sottobosco, e anche tagliare per i prati non era comodo perché si rischiava di perdere l’equilibrio e cadere a ogni passo.
Billy e Rick avanzavano piano, cercando di evitare ogni minimo rumore per non incappare in spiacevoli sorprese. Il bosco era silenzioso, ma ogni fruscio poteva nascondere un’insidia, una trappola tesa dalla morte per far inciampare chi ancora rimaneva in vita sulla superficie distrutta di quel mondo martoriato.
Rick impugnava la pistola e si aiutava a salire con un bastone. Il resto delle sue armi si trovava nell’auto parcheggiata accanto alla casa di Billy, e Stephanie era rimasta di guardia all’abitazione con una pistola all’interno del primo cassetto della cucina.
Billy, invece, procedeva più spedito, dando prova di un equilibrio piuttosto spiccato, arrampicandosi sugli speroni che emergevano dal terreno e scegliendo i tratti di sentiero più impervi per non doverli sottoporre al passo incerto di Rick. Si vedeva che era uno abituato alla montagna, e Rick pensava a questo quando il ragazzo lo distolse dalle sue riflessioni.
«Manca ancora un miglio, più o meno, ma da qui in poi la pendenza dovrebbe essere meno spossante» annunciò semplicemente, fermandosi per riprendere fiato e sogguardando il bosco che ancora si stendeva apparentemente interminabile davanti a loro.
«È una zona parecchio disabitata, questa» considerò Rick scrutando gli alberi che li circondavano.
«Non farti ingannare. Questo bosco è praticamente deserto, sì, ma sull’altro versante della montagna ci sono molte più abitazioni. Per fortuna, casa nostra è situata nella zona più tranquilla. Almeno le probabilità che ci siano zombie si riducono…» spiegò Billy, rimettendosi in marcia.
«Ne ho visti alcuni, mentre venivo su» rivelò Rick, riprendendo a sua volta a camminare dietro al ragazzo.
«Sulla strada?»
«Sì, due. E altri tre o quattro sul bosco di lato. Procedevano verso l’alto. Vi è capitato di incontrarne molti dalle vostre parti, finora?» s’informò.
«No. Soltanto uno» mentì Billy, rammentando invece il morto che aveva seppellito la mattina precedente nel bosco dietro casa, fingendo di andare a tagliare qualche albero.
«Beh, mi sa che dovrete prepararvi al peggio. Temo stiano iniziando a salire.»
«Lo so. Ho notato anch’io dei movimenti a fondovalle, ieri. Dovremo abituarci a stare al chiuso il più possibile. E a non spostarci senza un’arma a portata di mano. Fiuteranno il nostro odore e ci attaccheranno, e tutto quello che potremo fare sarà scappare e nasconderci. Come d’altro canto abbiamo già fatto…» mormorò cupamente Billy, gettando un’occhiata al suo interlocutore.
«Avete solo il fucile?» volle sapere Rick, iniziando ad ansimare un po’ per la fatica.
«Sì. Ma ce la sappiamo cavare. Ho abbastanza munizioni per reggere a un assalto di fanteria» buttò lì Billy sull’ironia, pensando alle due scatolette di proiettili in bella mostra sopra il ripiano del caminetto.
«Ti posso lasciare una delle mie pistole per Stephanie» offrì Rick. «In fondo, dovrò pur sdebitarmi con voi in qualche modo.»
«Ti ringrazio, Rick. Ma preferirei che Stephanie non sapesse nulla, per il momento. Ha paura ed è molto agitata per quello zombie che ci siamo ritrovati in cortile l’altro giorno. Accetto l’offerta della pistola, ma per favore non dirle nulla dei morti che stanno risalendo la strada.»
«Ma certo…» approvò Rick. In fondo, avrebbe fatto probabilmente la stessa cosa con Lori. Vedere la persona che si ama divorata dal terrore è tremendo.
Shane, non devi mai dire a Lori che mi hanno sparato. Mai! Hai capito? Erano queste le ultime parole che ricordava di aver pronunciato prima di perdere i sensi, e adesso gli rimbombarono nella testa sottoforma di reminescenza rancida, come il sapore di un piatto indigesto che si ripresenta in bocca dopo ore da quando ci si è alzati da tavola.
«Il villaggio è dietro quella curva» disse finalmente Billy, indicando una macchia d’alberi che costringeva il sentiero a deviare un paio di centinaia di metri più avanti.
Rick sbuffò felice e riprese il ritmo, desideroso di arrivare, riempirsi lo zaino di roba da mangiare e rimettersi in cammino, stavolta in discesa.
«Sei sicuro che non troveremo nessuno?»
«No, ci sono già venuto quattro volte. Tre case, una chiesa e un ristorante, altre due villette poco più in là e il negozio di alimentari subito sulla destra. È uno slargo della strada, più che un villaggio. Una piazzola di sosta per i turisti che cercano neve d’inverno e rifugio dal caldo d’estate. Non hanno tantissima merce, ma in magazzino dovrebbe essere rimasto ancora qualcosa di utilizzabile. L’ultima volta che c’ho messo piede ho dovuto lasciare indietro due bancali interi che non ho ispezionato» illustrò abbastanza sinteticamente Billy, voltando l’angolo formato dagli alberi e giungendo in vista del paesino sperduto e abbandonato.
Rick scandagliò rapidamente la zona con lo sguardo. Era come l’aveva appena descritto Billy: tre casette di legno in primo piano, senza recinti né giardini, con enormi prati verdi davanti e dietro. Sulla destra, la modesta chiesa di pietra con a lato un tozzo campanile senza orologio. Il ristorante si trovava di fianco alla chiesa, distanziato da un minuscolo parcheggio, e più in là spiccava la piccola costruzione che ospitava il negozio di alimentari con le due villette sullo sfondo. Una di queste aveva uno scivolo e un’altalena sul prato antistante, mentre l’altra esibiva uno splendido gazebo con una lunga tavolata di legno. Il bosco, tutt’attorno, faceva da cornice. La strada, una volta superati gli edifici, tornava a restringersi e a serpeggiare in salita verso la cima della montagna.
«Più su c’è un altro piccolo villaggio, ma mi ci sono già spinto la settimana scorsa e non ho trovato altro che case vuote. Sembra che questo negozio di alimentari qui sia l’unica costruzione utile da queste parti. Tutto il resto può pure crollare, per quel che mi riguarda» giudicò Billy riprendendo la sua camminata veloce.
D’istinto, Rick allungò una mano e afferrò il braccio del ragazzo, obbligandolo a fermarsi.
«Che c’è?» si girò a guardarlo Billy, allarmato.
«Zombie…» farfugliò Rick preoccupato, indicando con la canna della pistola un punto vago in lontananza, sul piazzale antistante la chiesa.
Billy spostò gli occhi in quella direzione e intravide una figura muoversi, lenta e smarrita, sull’asfalto sbiadito dal sole e dal ghiaccio.
«Lo posso abbattere» sussurrò pensosamente Billy, sollevando il fucile e prendendo la mira.
«No, è meglio di no. Il rumore potrebbe attirarne altri. Ci avviciniamo piano e lo colpiamo in testa con questo» propose Rick mostrando al giovane il bastone che teneva in mano.
Billy annuì, d’accordo.
Si avvicinarono con calma, avanzando lungo il tratto di strada esposta che li separava dalle prime case, e lo zombie intanto si spostava dal piazzale della chiesa verso la carreggiata.
Rick fece segno a Billy di tenersi basso e, bastone in una mano e pistola nell’altra, passò davanti e lo precedette fino all’angolo della prima casa, riparandosi e appiattendosi contro il muro.
«Come proseguiamo?» bisbigliò Billy, sogguardando la strada e intravedendo la silhouette del morto che camminava nella loro direzione.
«Io esco e lo assalgo da solo, tu mi copri le spalle con il fucile, in caso ne arrivino altri» definì rapidamente Rick, passandosi il dorso della mano sulla fronte per detergersi dal sudore. Ripose la pistola nella fondina e impugnò il bastone con entrambe le mani per avere una presa più salda.
Uscì allo scoperto e lo zombie lo puntò quasi immediatamente, soffermandosi a osservarlo per un istante, esitando e quindi lanciandosi contro di lui, arrancando dolorosamente sulla strada in discesa per venire incontro all’uomo con il bastone che gli si offriva quale ghiotto pasto inaspettato.
«Vieni avanti, coraggio» mormorò Rick sollevando l’arma di fortuna sopra la testa e preparandosi a calarla sul cranio in decomposizione dell’avversario.
«Rick, attento!» gridò Billy alle sue spalle.
L’uomo avvertì la presenza del secondo zombie alla sua destra appena in tempo per scansarsi, e il colpo di fucile tuonò nell’aria riecheggiando sul villaggio deserto.
Lo zombie che lo stava per aggredire di lato crollò sull’asfalto con la testa fracassata. L’altro si proiettò su Rick con un’agilità talmente fulminea da spiazzare il rivale, ma l’uomo fu più rapido e assestò un potente colpo sul viso del morto, vibrando una seconda bastonata e poi una terza subito di seguito.
Lo zombie disteso sulla strada emise un paio di gorgoglii sconnessi, infine si spense come un vecchio televisore a tubo catodico.
Rick alzò la testa e registrò la presenza degli altri zombie. Ce n’erano almeno una mezza dozzina. Due uscirono dalla porta divelta del negozio di alimentari, altri tre comparvero sulla soglia della chiesa, uno si affacciò sulla strada dalla finestra di una villetta più avanti.
«Dannazione, Billy! Qui è pieno!» berciò Rick indietreggiando, lasciando cadere a terra il bastone e impugnando nuovamente la fedele pistola.
Billy gli arrivò accanto in un baleno e gli si affiancò, spianando il fucile e rivolgendogli un mezzo sorriso di scuse. «Mi spiace, Rick. Non credevo che fossero arrivati fin qui. Ero sicuro che avremmo avuto più tempo prima che giungessero così in alto» barbugliò sparando contro uno zombie e ricaricando.
«Non importa. Ma dobbiamo sparire in fretta, Billy. Riprendiamo il sentiero e torniamo indietro subito, prima che siano troppi» disse Rick sparando in testa a uno zombie che già tendeva le mani per afferrarlo e divorarlo. Uno zampillo di sangue scarlatto scivolò nell’aria come una noce di burro sulla superficie di una padella preriscaldata.
Quasi a voler andare contro la sua decisione, dagli alberi dietro le case incominciarono a levarsi lamenti e brontolii accompagnati da passi strascicati e corpi esangui e mezzi maciullati. Il bosco vomitò sulla strada un conato di morti che camminavano con fare alquanto sicuro, facilitati dalla pendenza favorevole e attirati dalla fame e dall’odore di carne ancora viva.
«Via, subito!» sbraitò Rick abbattendo un altro zombie vicino all’angolo tra le prime due case con un colpo di pistola, mandandolo a sbattere contro una cassetta della posta e spruzzando sangue cremisi sull’erba verde smeraldo ancora imperlata di rugiada.
Si girarono e presero a correre in direzione del bosco dal quale erano appena emersi, gli zombie che si accalcavano dietro di loro sciamando sulla strada da ogni dove. E appena giunsero in vista del sentiero una fila di morti si parò loro davanti, sbarrando la via di fuga.

THE WALKING DEAD
AMORE E MORTE
SCRITTO DA DAVIDE DE BONI
ISPIRATO ALLA SERIE DI FRANK DARABONT E ROBERT KIRKMAN

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