venerdì 20 gennaio 2012

Giornate Difficili

Sono giornate sempre più difficili, Lettore. Questo periodo in cui viviamo, l'era asessuata della fredda tecnologia, sembra soffocare i nostri istinti e i nostri bisogni, indirizzando le nostre energie contro muri che le fanno scatenare e poi sbollire, rendendoci docili e inermi.
Veniamo drogati dalla musica, dalle immagini, dalle belle parole vuote che ci attraversano il cervello istante dopo istante come una gelida pioggia di pallottole, forando i nostri pensieri. Proviamo ad aprire bocca per parlare e subito ce la ritroviamo chiusa con un abbondante lembo di nastro isolante. Le nostre orecchie, bombardate, si lasciano distrarre, e i nostri sensi anestetizzati si affievoliscono fino a spegnersi.
Che cosa significa tutto questo? Significa semplicemente che siamo distratti, mio Caro Lettore. Siamo distratti, sì, perché guardiamo dove altre persone vogliono farci guardare e ascoltiamo ciò che altre persone intendono farci sentire. Ci riempiono le ore di programmi sempre nuovi e di canali televisivi ogni settimana più numerosi, per distogliere la nostra attenzione da quello che fanno tranquillamente sotto i nostri occhi. Come prestigiatori.
Già. Siamo ingannati da una schiera di illusionisti pagati come veri maghi, e lasciamo loro fare perché è più comodo non intromettersi. Solo che decidono della nostra vita, capisci Lettore? Decidono che cosa ne sarà del nostro futuro, e di quello dei nostri figli e dei nostri nipoti. E così via.
Queste sono giornate difficili, mio Fedele Lettore. Nonostante tutto, noi resistiamo. Ma quello che dovremmo fare è aprire gli occhi e spezzare l'illusione, distogliere lo sguardo dalla scatola dei trucchi di magia che occupa i mobili delle nostre case, costantemente accesa, e puntarlo invece sulle persone che ci stanno raggirando.
Giornate difficili. E sarà sempre peggio, solo che ancora non ce la sentiamo di reagire.

1 commento:

  1. Sono d'accordo,siamo un popolo che ama lamentarsi di tutto e di tutti(vedi recenti avvenimenti economici ndr)ma poi la massima rivoluzione che sappiamo mettere in campo è la protesta dei Tir dove chi vuole lavorare è costretto a rimanere con le gomme a terra oppure ad investire il dimostrante di turno.
    E nessuno propone qualcosa di nuovo ed efficace.Solo assurdità per proteggere i propri interessi.
    Cominciamo a distinguere il nero dal bianco e poi risvegliamoci da questo lungo sonno.

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